Il candidato degli italiani all’estero
Sono Massimo Ungaro, sono nato a Roma nel 1987 e nel 2018 sono stato il primo degli eletti per numero di preferenze alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Estero-Europa. Alle elezioni politiche del 2022 sono il candidato capolista di Azione-Italia Viva alla Camera in Europa.
In Parlamento sono stato capogruppo in Commissione Finanze, segretario della Commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni e segretario d’aula. Ho proposto l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle conseguenze della Brexit e sono stato membro dei gruppi di amicizia interparlamentare Italia-Regno Unito e Italia-Svizzera, oltre ad aver fondato l’Intergruppo parlamentare Next generation Italia per l’eguaglianza intergenerazionale e le politiche giovanili, a cui hanno aderito oltre 60 parlamentari di Camera e Senato, presentando un documento congiunto con varie proposte da includere nel PNRR a diversi Ministri del Governo Draghi. Nel 2018 ho presentato una proposta di legge sui tirocini curriculari che proponeva di introdurre una indennità obbligatoria e fissava alcuni paletti per evitare abusi e aumentarne la qualità formativa.
Dall’inizio della legislatura ad oggi ho totalizzato oltre il 90% delle presenze, presentato 159 atti parlamentari di indirizzo e di controllo, 28 proposte di legge, 46 ordini del giorno, intervenendo oltre 150 volte in aula (qui per approfondire).
Mi sono adoperato con successo per rafforzare i servizi consolari – anche se c’è ancora molto da fare per ripristinare un livello di servizio accettabile – ripristinare l’esenzione dell’IMU al 50% per i cittadini AIRE che ricevono una pensione in convenzione internazionale, rafforzare gli sgravi fiscali per il rientro in Italia, rendere i bonus edilizi fruibili anche dagli italiani residenti all’estero, consentire l’accesso al vaccino anti-Covid19 ai cittadini AIRE temporaneamente in Italia e al Reddito di Emergenza per i cittadini AIRE disoccupati rientrati in Italia durante la pandemia.
Mi sono occupato molto di questi temi perché ho vissuto in prima persona le opportunità, ma anche le difficoltà, di essere un cittadino italiano all’estero. Vivo a Londra dal 2005 e l’Europa è la mia casa: avendo vissuto in quattro diversi paesi europei per oltre 18 anni, oggi mi sento un cittadino europeo a tutti gli effetti. Parlo sia inglese che francese, con il tedesco me la cavo, ma si può sempre migliorare!
Pur essendo stato ammesso come borsista alla Scuola Superiore S.Anna di Pisa, nel 2005 scelsi di studiare alla London School of Economics and Political Science, dove mi sono laureato nel 2008. In quegli anni ho rilanciato l’associazione degli studenti italiani, la LSE Italian Society, e preso parte alla London Living Wage Campaign. Nel 2008 ho studiato economia dello sviluppo presso la facoltà di Sciences-Po di Parigi mentre nel 2014, grazie alle borse di studio Fulbright e Maurizio Vinciguerra, ho conseguito un Master in Public Administration in Economic Policy presso la Columbia University a New York.
Nel 2009, dopo un tirocinio, sono stato assunto in un istituto finanziario, dove ho lavorato nel settore degli investimenti nei Paesi in via di sviluppo. Ho promosso, per la mia azienda, il progetto “E for Education” per sostenere sette organizzazioni non governative impegnate sul fronte dell’istruzione di ragazze e ragazzi meno fortunati.
Sono stato iscritto al Partito Democratico per dodici anni. Ho co-fondato il circolo di Londra, con il quale mi sono battuto contro la Brexit e per la riforma costituzionale del 2016 ma, dopo aver preso atto al congresso del 2019 che il mio partito stava scegliendo la strada dell’alleanza organica con i populisti del Movimento 5 Stelle, ho scelto di aderire al progetto riformista, europeista e liberale di Italia Viva.
Credo che gli italiani all’estero possano contribuire concretamente alla prosperità del nostro Paese e per questo motivo vorrei continuare a mettermi al servizio del nostro futuro. Abbiamo raggiunto molti risultati in questi anni, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare: per questo ho deciso di ricandidarmi e di tornare a chiedere la vostra fiducia.